

GUESTS.
LUCIO BUBACCO.
Artista
Muranese, nasce nel 1957. All’età di 14 anni ha iniziato il suo apprendistato nella lavorazione del vetro a fornace. Ha lavorato il vetro di Murano in modo tradizionale fino a che, nel 1980, ha iniziato a studiare disegno anatomico e pittura per due anni. Attualmente è uno dei pochissimi artisti italiani a usare la tecnica del vetro a lume (una sua opera può contenere fino a 50 colori). Il lavoro di Bubacco combina virtuosismi tecnici con una narrativa teatrale che si avvicina alla coreografia. La sua arte è teatrale e leggiadra con tutta la magia del balletto o del teatro musicale.
Fuga dal Coronavirus (220 x 150 cm circa): dai due calici laterali con lo stelo a forma di Coronavirus cercano di uscire i malati intrappolati. Bubacco si ispira alle omeriche Scilla e Cariddi (Odissea, XII) che rendono impervia qualsiasi evasione. Fra i due mostri (i due calici) al centro, la barca della fuga, questa di ispirazione dantesca, sulla quale si svolge un rito dionisiaco. Caronte (Inferno, III) rema a mo' di gondoliere e brinda beffardo. In alto, in cima alla coppa, due diavoli cercano di far andare male le cose ma, sopra di loro, l’angelo del Bene li neutralizza.
LUCIO BUBACCO.
Artist
Lucio Bubacco was born in Murano, Venice, in 1957. At the age of 14, he began a traditional glass blowing apprenticeship. From 1980-1982 he studied anatomical drawing and painting, and is currently one of the very few Italian artists to use the lamp glass technique in his art practice, which can contain up to 50 colours. During the 1990s, Bubacco’s work became more ambitious with the application of a collection of goblets 120cm in height. His work combines tecnhical skill and theatricality and may be described as choreographic narrative.
Escape from Coronavirus (circa 220 x 150 cm) includes two side goblets with Coronavirus-shaped stems, suggesting patients trying to escape. For this work, Bubacco was inspired by Homer's Scylla and Charybdis (Odyssey, XII) and Dante's Caronte (Inferno, III).